Dieci anni dopo, Montino è una persona completamente diversa. Dieci anni da sindaco possono mutare completamente il modo di vedere le cose, soprattutto se si tratta di un politico. Così il Montino capogruppo del Partito democratico in Regione Lazio e il Montino primo cittadino sembrano essere due politici completamente differenti tra loro. Solo gli idioti non cambiano mai idea. E Montino è intelligentissimo, perché idea la cambia spesso.
Era il 9 agosto del 2012, quando l’allora capogruppo democratico alla Pisana accusava il sindaco di Fiumicino Mario Canapini e il sindaco di Roma Gianni Alemanno di non aver fatto nulla per il nuovo Ponte della Scafa, paventando il rischio di perdere i finanziamenti. “Gli oltre 25 milioni di euro messi a disposizione dalla giunta regionale di centrosinistra nella passata amministrazione sono stati buttati al vento”, attaccava Montino, che si riferiva agli stanziamenti previsti dall’opera dalla Giunta Marrazzo, di cui lui era il vice.
“Purtroppo sono passati anni e il Comune di Roma non ha impegnato i fondi in un progetto. Niente appalto, quindi, e niente soldi. Eppure il finanziamento serviva a lavori indispensabili al collegamento della strada regionale di via della Scafa con l’Autostrada A12, l’Aeroporto di Fiumicino e la viabilità di raccordo del quadrante sud (Ostia-Fiumicino)”, diceva Montino. Sono passati più di dieci anni da quella dichiarazione. Dieci anni che Montino ha interamente trascorso facendo il sindaco di Fiumicino. E il Ponte della Scafa è sempre punto e a capo. “In dieci anni il sindaco Montino non ha fatto nulla, nonostante avesse accusato Canapini e Alemanno di non aver fatto nulla. Attaccava il centrodestra di non aver fatto nulla. In dieci anni lui cosa ha fatto? Assolutamente niente, viene quasi da ridere”, ironizza Massimiliano Catini, responsabile di Azione Fiumicino. Del resto, il Ponte della Scafa rappresenta una infrastruttura strategica per tutto il territorio, necessaria a decongestionare e rendere più sicura la viabilità. Ma Montino evidentemente lo pensava solo quando era capogruppo in Regione Lazio e doveva fare campagna elettorale.